Misteri Ctoni e Celesti: l’ipogeo di Hal Saflieni ed il Tempio di Tarxien
Il Mondo dello Spirito opera incessantemente onde permettere l’evoluzione spirituale di tutte le Creature.
Queste azioni hanno però delle qualità tra di loro diverse anche se tutte ispirate (e compenetrate) dall’essenza di Amore Divino.
Vi sono principalmente tre azioni Divine attorno e dentro ogni essere: quella che “scende” dall’alto, quella che “risale” dal basso, e quella che sorge dall’incontro armonioso delle due.
La prima corrente, quella che “scende” dall’alto, la cultura greca la denominava “Zoe” e la caratterizzava come Vita diffusa, Vita eterna, vita divina che tutto compenetra. Il “cerchio” di questo abbraccio era denominato “zodiaco”. Nella cultura cristiana questa è l’azione del Padre (“Padre nostro che sei nei Cieli…”). Questa corrente è una corrente di profonda Saggezza.
Dato il suo moto di rotazione, la terra accoglierà in sé 12 ore dopo nuovamente l’immagine stellare di Zoe, forze che ora le si presenta dalla parte inferiore della terra. La forza di Zoe “passa” attraverso la terra arricchendosi della qualità della terra e questo atto è un atto di grande sacrificio-amore. Ecco quindi sorgere la qualità specifica di questa corrente spirituale: la qualità dell’Amore. Il mondo sotterraneo, il mondo portatore di questa forza, era visto (in tutte le culture) come “la Madre”.
Le due correnti si incontrano sulla superficie della Terra (vedi figura 1) da cui il manto verde, Bios, la vita biologica, l’esistenza terrestre caratterizzata dal nascere, crescere, morire.
Da questo incontro avviene la nascita del manto della terra, il quale insieme a noi è “figlio” del matrimonio tra lo Zoe cosmico-Padre (con la qualità della Saggezza) e lo Zoe terrestre-Madre che il mondo greco chiamava Mondo Ctonio.
Agli occhi e al sentire degli antichi ciò era chiaro, basti considerare che una pianta spontanea e tipica di un posto ben preciso, ossia di un “corretto” matrimonio, si chiama autoctona1.
Tutte le culture antiche, basate sull’agricoltura e sul matriarcato, avevano questa conoscenza, difatti loro riferimento era la Dea Madre (per i greci era Demetra) che rappresentava la Vita di Madre Terra ovvero la forza di Zoe che passando attraverso il Globo intero si arricchiva della qualità dell’Amore, figlia del sacrificio compiuto attraversando lo stesso: la Luce della Saggezza entra nel Buio della Terra fino a ricongiungersi, poi, al Padre.
Le divinità femminili, come possiamo vedere nella seconda figura ritrovata nell’ipogeo di Malta, erano anticamente rappresentate con forme giunoniche, sovrabbondanti, in quanto raffiguravano le forze infinite della Terra.
Il termine divinità ctonia indica proprio tutte quelle divinità generalmente femminili legate ai culti di dèi sotterranei. Nel voler porre attenzione all’agire delle forze Ctonie portiamo l’esempio dell’ipogeo di Hal Saflieni sito a Malta.
Malta è un posto molto particolare. E’ un’isola nel Mediterraneo nonché un punto ctonio di rilevante importanza avente sei correnti di irradiazioni che toccano altri 20 punti ctoni nel mondo. Quanto ora esponiamo relativamente ai luoghi di irradiazione delle divinità Ctonie, si riferisce a quelle attivi nel nostro tempo e gli Ctoni dell’Ipogeo di Malta tra questi in quanto sono riusciti a proteggere il loro tempio sotterraneo.
I Centri Ctoni
Il centro ipogeo di Hal Saflieni ha un raggio di azione di circa 4000 chilometri (dal nord Europa al centro Africa). Solo accenniamo a quello di Delfi (3000 km) ed a quello più potente di tutti: quello del Mato Grosso (5000 km).
Le entità Ctonie “amano” manifestarsi dove vi sono vasti innalzamenti della terra come nel caso de Las Mesetas in Spagna, le quali si espandono per migliaia di chilometri. Al centro di tale pianoro si trova Madrid (che significa “la Madre”).
Ombelichi del mondo ed anticamente collegati per via sotterranea in quanto l’antica cultura era ctonia, la cultura dell’Amore della Madre per la Terra.
L’isola di Malta è come un ombelico nel Mediterraneo ed è in contatto sottile con gli altri ombelichi della Terra2; tramite l’ombelico di Malta si può comunicare con tutti gli altri (anticamente per via sotterranea, nel presente per via di Coscienza).
I tunnel sotterranei presenti a Malta sono testimonianza di questo agire. Altri esempi di camminamenti sotterranei li troviamo inoltre presso la cultura sacerdotale etrusca (i lucumoni) i quali si muovevano lontano dalla luce del sole per restare immersi nelle forze protettrici di Madre Terra.
L’ipogeo di Hal Saflieni
L’ipogeo di Hal Saflieni è composto da tre livelli e scende fino a 11 metri di profondità. Si crede che il primo livello risalga a circa 7 mila anni a.C., il secondo livello a 5mila anni a.C. ed il terzo a 2 mila anni a.C. e questo perché mano a mano che la coscienza riguardo al mondo Ctonio si evolveva ci si riusciva a collegare con le forze più profonde ossia rispettivamente con lo Zodiaco, la Via Lattea e le Dodici Regioni Cosmiche.
Riteniamo che il primo livello sia stato realizzato da chi possedeva i segreti della materia grazie ai quali si riusciva a modellare la roccia come fosse ad uno stato pastoso. E’ dunque possibile che si fosse posseduto un liquido o comunque una sostanza in grado di ammorbidire la roccia la quale, divenuta tenera, poteva venire modellata e asportata con facilità3. Comprendere i nostri avi hanno realizzato questa opera è di fondamentale importanza non solo per estrarre le leggi di costruzione ma, come in questo caso, anche per comprendere come vengano interpretate nella roccia delle leggi eterne. Nell’hic et nunc ognuno può decidere, nella propria libertà, come interpretare le stesse leggi.
Per il secondo e terzo livello ad operare lo scavo sono stati gli Esseri Elementari4 evocati dai sacerdoti.
Come vediamo in immagine (fig. 3) le “finte” colonne dello scavo possiedono una forma quadrata richiamando così l’elemento Terra e si uniscono in linee curve, e la forma elemento tondeggiante-ondeggiante rappresenta l’elemento Acqua: gli Ctoni governano infatti gli elementi Terra ed Acqua e l’isola di Malta in mezzo al Mediterraneo, ne è un buon esempio!
L’iniziazione Ctonia
I greci coglievano l’area del Mediterraneo come quella dove più era attivo il Mondo Ctonio. Essi conoscevano due tipi di misteri: i Misteri Ctoni (trovare Dio dentro di sé) e i Misteri Celesti (trovare Dio fuori di sé, nel Cosmo).
Nel mondo antico l’iniziando veniva portato nell’ipogeo e qui vi restava al buio fino a sperimentare la nascita del sole interiore (Luce Ctonia): ciò avveniva soprattutto nella notte del 24 dicembre, in quella che era chiamata la festa del “Sole Invitto”.
All’interno dell’ipogeo son stati ritrovati 7 mila cadaveri, motivo per cui la spiegazione ufficiale ha voluto che l’ipogeo fungesse da necropoli Un ragionamento più accurato vede invece, in questo numero, i corpi dei sacerdoti che qui venivano sepolti per dare forza all’evento iniziatico: l’odore dei corpi in putrefazione attiva difatti le forze della chiaroveggenza. D’altronde 7000 corpi in 7000 anni sono uno all’anno e ciò sostiene che trattasi dei corpi degli alti sacerdoti5.
L’iniziazione Celeste e il Tempio di Tarxien
L’iniziando, una volta superate le prove dei Misteri Ctoni, era pronto per trovare il Divino nelle esperienze Cosmiche: Pianeti, Zodiaco, Via Lattea e Dodici Regioni Cosmiche. L’ipogeo di Hal Saflieni ed il centro dei Misteri Celesti di Tarxien (distante circa 500m dall’Ipogeo), operavano infatti in simbiosi in quanto erano i rappresentanti di questi due mondi: i Terrestri ed i Celesti. Il tempio di Tarxien è venuto sempre più a perdere forza a seguito delle violazioni che nel tempo ha subito, e ciò ha provocato una interruzione del dialogo “sottile” ed ora non è “attivo”.
Ciò che ora si può cogliere di questo tempio è ben poca cosa rispetto allo splendore che aveva. Le mura megalitiche sono solo la “base” della costruzione, costruzione che la si può immaginare simile ai trulli pugliesi con una altezza che poteva raggiungere i 15 metri!
Molto probabilmente il colmo del tetto era aperto, ossia aveva un foro circolare come nel Pantheon di Roma (vedere fig. 4).
La disposizione del tempio presenta una divisione in tre aree, tre mondi: allo stesso modo avremo tre assi corrispettivi a ciascun mondo. Il primo asse sulla sinistra (entrata principale) è inclinato di circa 22° rispetto al nord; l’asse centrale è inclinato di circa 55°.
Come si può vedere nella piantina che segue, la zona di entrata funge di “passaggio” dai misteri ctoni ai Celesti. Lì è presente (i resti) di una enorme statua ctonia raffigurante la Madre. A seguire la zona di purificazione nell’ambito di Mercurio e Venere (ossia la dimensione che nel cattolicesimo è denominata “Purgatorio”.
Lasciato il mondo dei Pianeti interni, si passa alla dimensione solare, alla porta della Vita e l’asse di inclinazione del Tempio cambia. Come si avrà notato il tutto è impostato su lemniscate, ossia sulla forma che rappresenta il fluire della vita (e il reale movimento dei corpi celesti6). E’ interessante come al centro della lemniscata solare sia ancora presente un bacile di pietra a marcare il centro di equilibrio della Vita. Non vi può essere altra spiegazione per la sua posizione, posizione che esattamente sul passaggio e quindi di totale intralcio alla circolazione delle persone.
Il passaggio avviene “scavalcando” una grande pietra posta orizzontalmente riportante l’immagine delle due spirali che agiscono anche all’interno delle due anse della lemniscata solare. E’ da notare che solo l’ambiente solare ha il suolo ricoperto di pietra, mentre tutte le altre pavimentazioni del tempio sono in terra.
Segue poi lo spazio doppio dedicato a Marte e Giove ed infine lo spazio singolo dedicato a Saturno.
A destra del tempio vi sono altri due spazi: uno dedicato allo Zodiaco serafinico (spiriti dell’Amore) e l’altro alla specifica forza terapeutica dei Pesci. E’ da notare come vi sia un passaggio che collega questo spazio con quello solare, e questo attraverso una specifica porta a est.
All’interno del tempio troviamo degli esempi di colatura come quello in immagine (figura 5). Questo blocco (appartenente ad un tabernacolo dove venivano compiuti sacrifici alle divinità) ci mostra chiaramente come l’assemblaggio fosse formato da lastre, lavorate in prima battuta, aventi una giuntura e all’interno delle quali veniva colata il “cemento” di allora.
Un altro esempio delle capacità costruttive dei nostri avi è rappresentato dal profilo “dentato (o ondulato)” delle pietre (figura 6). Esse infatti terminavano nella parte superiore con delle ondulazioni sopra le quali molto probabilmente veniva “versata” una miscela di sabbia sufficientemente liquida per permettere il “combaciamento” perfetto delle “onde” di ollegamento in modo da ottenere muri alti e coesi con grande capacità antisismica. Viene dunque avvalorata dunque la tesi secondo la quale anticamente si conoscevano i misteri dello sciogliere e addensare la materia (riscontrabile in tutte le strutture megalitiche).
Il ruolo dell’Uomo Cristico
Come abbiamo visto l’uomo è posto tra l’azione delle divinità Ctonie (massime nell’area mediterranea) e che si sviluppa dal Sudamerica alla Cina Orientale) e dall’altra abbiamo l’azione delle divinità Celesti che trovano massima espressione nell’Europa settentrionale (Scozia, Svezia, Polonia). Queste due azioni trovano il loro punto di incontro sulla superficie terrestre, in Bios, e tra queste due dimensioni ritroviamo le divinità “Mediane” portate dal Cristo Gesù, ossia da Colui che “sceso dal Padre” è poi sceso nel centro della Terra Ctonia a liberare Adamo, per poi risalire al padre (Domenica di Pasqua). Egli ha quindi congiunto ad un livello non più solamente “biologico” l’azione delle due dimensioni divine, ma ha dato all’Uomo che ne segue la Via misteriosofica indicata nei Vangeli, di essere lo strumento libero e cosciente per congiungere la Terra con il Cielo, i Misteri Celesti ed i Misteri Ctoni divenendo l’asse centrale di ciò.
Rivista Albios