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Gettiamo uno sguardo in uno dei misteri del cristianesimo

Lucifero e la creazione Lucifero è stato il vero “operatore” della creazione e lo ha fatto in totale armonia con l’ordinamento che il Cristo-Logos gli dettava. Lucifero è l’Entità che sa operare una cosa molto speciale: egli sa “dividere”. Il mondo dello Spirito tende sempre a riportare tutto nell’unità, quindi a non dividere mai. Per creare nell’uomo la possibilità della libertà è stato però necessario determinare per ogni pensiero, azione, sentimento, la possibilità di una “alternativa”. È ovvio che non può esserci libertà se non c’è possibilità di alternativa con cui l’uomo possa confrontarsi per scegliere liberamente di eseguire la volontà del Padre.

Lucifero ha quindi agito fin dall’inizio della Genesi: nel separare le acque, le acque dalla terra, le stelle, gli animali, ecc. ecc. fino alla separazione della donna dall’uomo. Tutto questo era necessario affinché poi l’uomo riportasse tutto ad una nuova unità superiore.

Da questo punto di vista Lucifero è il “fratello” di Cristo, ossia Cristo (il Logos dei Logos) ha generato un’entità spirituale avente il compito di portare a realizzazione il progetto “evoluzione dell’uomo nella Libertà e nell’Amore”. Lucifero è diventato così il portatore della sapienza inerente il “progetto uomo”. A questa sapienza antica si collegavano, prima di Cristo, i Grandi Iniziati, tra cui Zaratustra. Conseguentemente alla ribellione di Lucifero al piano divino, questa saggezza non fu più rinnovata ed anche Gesù, in cui albergava la saggezza di Zaratustra, ne portava solo un’ultima eco morente nel suo corpo eterico. Al Battesimo al Giordano, quando il Cristo scese su Gesù, rinnovò la corrente di Saggezza-Logos che era presente in Gesù.

Lucifero e la tentazione

Il serpente rappresenta l’eccesso di forze lunari, forze che si contrappongono a quelle solari e che scorrono sempre orizzontalmente.  Come risaputo la donna (l’anima) non seppe resistere alla tentazione e, nutrendosi, ossia portando in sé il frutto dell’albero della conoscenza del Bene e del Male, il principio della divisione entrò nell’essere umano, che da allora iniziò a giudicare quanto lo circondava secondo il principio egoico di simpatia-antipatia, di Bene – Male: con ciò l’uomo uscì dal piano divino perdendo la somiglianza interiore con Dio.

Come detto, conseguentemente a questo evento, l’uomo mutò la sua interiorità. Da essere di luce diventò essere portatore di tenebra interiore e quindi perdette la somiglianza con Dio rimanendo solamente una mera immagine esteriore del divino (Ariete-testa, Toro-gola, ecc.).

Conseguenza della Caduta Il processo della Caduta ha avuto ripercussione su tutto il cosmo, su tutto il processo evolutivo spirituale, dato che questo processo si può paragonare ad una scala mobile dove ogni gradino è chiamato continuamente a salire verso il superiore. Il fatto che l’uomo sia caduto dal piano della sostanza a quello della materia ha comportato l’irrigidimento di tutte le forme che, da mobili e plastiche, sono diventate rigide (basti pensare alle ossa ed ai cristalli).

L’uomo si trova così immerso nel rigido mondo delle forme “riempite” di materia terrestre (anche i pianeti con le loro masse, dimensioni, velocità, ecc. sono “forme”) e ciò trova massima rispondenza nel suo capo, nella sua testa-cranio-Golgotha, non a caso paragonata nei Vangeli alle montagne o al tempio interiore.

Il lavoro principale da fare è quindi quello di sciogliere le forme interiori, cambiare modo di pensare, mutare mente tanto raccomandato nei Vangeli, ritrovando l’essenza divino spirituale che sostiene, sostanzia ogni cosa nel cosmo.

Lucifero e l’egoismo

Con la Caduta tutto è sceso di un piano e tutte le azioni benefiche si sono trovate “fuori posto” e Lucifero è diventato così l’Entità del Male maggiormente conosciuta. La sua prima azione è stata quella di creare una “pelle” attorno all’uomo, che da eterico, e quindi in collegamento con il “tutto”, è divenuto “confinato” in se stesso, nel suo principio personalizzante egoico.

Lucifero da allora agisce portandoci nel suo mondo fatto da fantasticherie, di irrealtà, di illusioni, di rifiuto del piano terrestre, di allucinazioni (droghe), di egoismi. Troviamo la sua azione in tutte le patologia che finiscono per -ite: le infiammazioni.

Lucifero agisce come “anti Spirito Santo”.

Corrispondentemente al nostro sviluppare lo Spirito Santo in noi, il Figlio in noi  ed il Padre in noi, liberemo questa entità dal ruolo improprio in cui è costretta e tutto il Cosmo tornerà alla sua essenza: un Cosmo di Amore.

La trasformazione di Lucifero

Lucifero però ha avuto una profonda trasformazione. Egli è rappresentato dal cosiddetto “ladrone buono” del Golgotha, il ladrone che, davanti all’azione del Gesù-Logos-Cristo, comprende il processo di rinnovamento dell’uomo in atto e si pente per salire con il Gesù alla Casa del Padre. Lucifero diventa così un nuovo collaboratore dell’evoluzione umana. Da allora la sua azione continua.

Lucifero come nuovo aiutatore dell’evoluzione

Possiamo ritrovare una sua prima azione nella pietra del sepolcro “misteriosamente” rotolata via affinché le Donne potessero incontrare il Risorto.

40 giorni dopo la Pasqua avviene l’Ascensione con la conseguente salvazione del corpo eterico dell’uomo e viene purificata la sede animica di Lucifero, il Sole, dalla quale egli risucchia, per nutrirsene, i corpi eterici di ogni essere vivente. Ma è soprattutto dieci giorni dopo l’Ascensione, ossia alla Pentecoste (la salvazione del corpo astrale dell’uomo), che ritroviamo la sua azione come Spirito Paraclito “sceso” attraverso la Madre sugli apostoli ed inizia così il processo di trasformazione del cuore degli uomini, egli lo rende sacro affinché possa poi nascere il principio del Padre in noi.

Dopo la Pentecoste, in quanto Spirito Paraclito, Lucifero guida tutte le anime umane nei misteri della Luce, nei misteri soprasolari, fino al Padre (il Cristo invece ci guida nei misteri del Tempo/interiorità/cuore) .

Al Sacro Cuore (che è una festa “fissa” e quindi legata ai misteri del Tempo e che avviene nove giorni prima di san Giovanni) il Paraclito scruta il cuore degli uomini, gli errori intessuti in esso e ci prepara alla terza nascita interiore.

Questo processo del Paraclito si concluderà a San Giovanni (salvazione dell’Io umano) ed egli si manifesterà come arcangelo Uriele, con lo sguardo severo di Uriele scrutatore dei cuori umani. Comprendiamo così come Uriele corrisponda allo Spirito Paraclito, a Lucifero redento, nella sfera dell’Intelligenza cosmica.

Egli trasforma con la luce del pensiero, con la forza dell’intelligenza cosmica il Male, e dona questo Oro spirituale (corrispondente all’Io superiore dell’uomo) all’arcangelo Michele (ricorrenza del 29 settembre), affinché continui questo processo di illuminazione, trasformazione e vittoria, nell’interiorità dell’uomo, ora nei misteri del Tempo: Michele vincerà così il Drago che è dentro di noi. Michele porterà poi questo dono dell’Oro a Natale e l’Oro si manifesterà come nascita di Gesù in noi.

Il ciclo così si chiude: dalla nascita di Gesù (Natale), alla nascita del Padre in noi (san Giovanni), “passando” attraverso la Pasqua: la resurrezione dell’uomo a Figlio di Dio.

A san Giovanni avviene una azione di feed back che ci riporta al Lunedì di Pasqua, è il “più Uno” dei tre Fanciulli in noi, è il Dono della Vita Eterna.

Lucifero e noi

Se Lucifero è stato redento davanti al supplizio del Gesù in Croce, altrettanto avverrà quando le sue schiere vedranno noi che inchioderemo il nostro ego sulla “nostra” croce. Un chiodo per l’ego nel pensare, uno per l’ego nel sentire e l’ultimo per l’ego nella volontà. Dopo di ciò egli sarà anche il “nostro” Spirito Paraclito.

Enzo Nastati

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