Radici cristiane della vita sociale
Il terreno della vita sociale
Ora proviamo ad osservare nuovamente alcuni rapporti tra i processi e gli esseri della natura, per trovare alcune corrispondenze con quanto abbiamo osservato come caratteristico nella sfera politica della vita sociale.
Abbiamo detto che scopo della politica è curare ciò che è comune ad ogni essere umano, indipendentemente dalle particolarità individuali, così come è affermato anche dalle Costituzioni democratiche e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
La sfera politica si trova, in un certo senso, in mezzo tra quella economica e quella spirituale, le quali hanno entrambe a che fare con i singoli individui, anche se in maniera differente. L’economia si occupa di soddisfare i bisogni dei singoli, provenienti dal passato, la cultura si occupa invece di sviluppare i talenti e le capacità individuali, che saranno operanti nel futuro. La politica ha il compito di favorire, nel presente, lo scorrere continuo di risorse economiche, di una certa quota fisiologica di quanto deriva dalla vita economica, verso quella spirituale, cioè verso i singoli individui. Questo processo viene di solito chiamato redistribuzione della ricchezza.
E questo deve avvenire secondo le modalità che sono proprie della politica, la quale fa astrazione dalle differenze individuali, “..senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di ogni altra condizione” (art. 2 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, già citato).
Abbiamo quindi visto come la fiscalità monetaria e il reddito di cittadinanza uguale per tutti possiedano i requisiti che soddisfino a tali esigenze di equità e il mezzo del denaro permetta di rispettare la libertà dell’individuo di usare un tal valore secondo le proprie necessità.
Naturalmente risulta evidente che questo processo non determinerà condizioni astrattamente uguali per tutti. Infatti chi disporrà di più denaro contribuirà in misura maggiore alle entrate fiscali, pur ricevendo un reddito base uguale agli altri. Per lui tale reddito non sarà essenziale come lo sarà invece per chi si trova in ristrettezza economica. Ma il fatto di riceverlo comunque nutrirà in lui sentimenti sociali sani.
Parlando del bene comune, abbiamo paragonato la sfera politica al TERRENO, che è base comune di vita per tutte le piante, nelle loro diverse specie, e quindi anche per gli animali e l’uomo. La cura del terreno è il compito principale dell’agricoltore cosciente delle leggi del vivente. La cosa più importante per lui è incrementare il contenuto di humus, la fertilità del terreno, per favorire lo scorrere armonico dei processi di vita nell’organismo agricolo, la redistribuzione della ricchezza di vita.
(continua)
Stefano Freddo