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Economia è una parola morta. Chiediamo al Logos in noi di riportarla a nuova vita. “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto: Infatti ognuno che chiede riceve, ognuno che cerca trova e a ognuno che bussa sarà aperto” (Mt 7, 7-8).

Economia, è composta dalle due parole della lingua greca oikos e nomos. Oikos viene tradotto come casa, nomos come legge, norma. Economia starebbe dunque ad indicare “la legge della casa”, l’insieme delle norme che consentono il suo permanere e prosperare a vantaggio di chi la abita.

Risaliamo ora dalla parola al verbo. La casa, come oggetto, è prodotta dal costruire. E colui che costruisce è l’uomo, la cui volontà è mossa da uno scopo. Questo scopo è a sua volta un verbo: abitare. L’uomo costruisce per sé, per coloro che ama, per chi ha bisogno di una casa, di un luogo per abitare. Abitare significa essere protetti, trovare una sicurezza in cui permanere.

Nascere su questa terra significa entrare in una casa che non appare per se stessa sicura. La natura ci nutre e ci dona la possibilità della vita, ma i suoi elementi scatenati ci possono anche far perire. Ci occorre quindi una casa più sicura, costruita da noi stessi secondo le nostre esigenze.

Ma anche la volontà dell’altro uomo, mossa dalla stessa nostra paura ed incertezza di fronte alla condizione umana sulla terra, costituisce per noi fonte di pericolo. Temiamo che non ci sia posto per tutti, che non ci sia cibo per tutti. Diventa quindi necessaria una legge, una norma che consenta una vita sicura per tutti.

La parola legge, in greco nomos, deriva dal verbo nemein, che ha un triplice significato:

  1. Prendere possesso, possedere
  2. Dividere, distribuire
  3. Coltivare, pascolare

La casa che garantisce la sicurezza per gli uomini è dunque un luogo della terra di cui si prende possesso per abitare, che viene diviso e distribuito affinché grazie al coltivare le piante e allevare il bestiame, sia assicurata la vita e la prosperità per tutti.

In questa triade di significati sta la radice della triarticolazione sociale.

Possedere la terra era anticamente il segno dell’unione spirituale con il dio che guidava il popolo. Al termine dell’Esodo dall’Egitto, Mosè non entrerà nella terra che il Signore aveva promesso a Israele. A guidare il popolo sarà il suo servo Giosuè. Il suo compito è attuare nemein: prendere possesso della terra e dividerla fra le dodici tribù perché sia coltivata e pascolata. Giosuè opera una divisione che tiene conto del numero dei componenti delle diverse tribù, in modo che ogni singolo abbia all’incirca un appezzamento uguale. La proprietà della terra discende da Dio e deve quindi essere amministrata dalla vita spirituale a tutela di ogni individuo. Nella Bibbia (Levitico 25,23) il Signore dice a Mosè: Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini. Viene quindi istituito il Giubileo, che si ripeteva ogni 50 anni, per garantire che chi aveva venduto la terra per bisogno ritornasse in possesso della sua proprietà, secondo la suddivisione originaria operata da Giosuè, e chi si fosse venduto come schiavo per necessità tornasse libero. Ma questa legge veniva volentieri disattesa. Le sciagure subite dal regno d’Israele, l’esilio del popolo ebraico in Babilonia, la perdita della terra e la distruzione del tempio furono viste dai profeti come il segno della perdita del favore di Jahvè, la conseguenza dell’aver tradito il patto, la legge contenuta nel secondo significato di nemein. E’ la giustizia, la giusta ripartizione e distribuzione della terra tra tutti, che rende il sovrano gradito a Dio. Questa è la base del diritto, della sfera giuridica. La legge ebraica era divenuta ingiusta, perché ometteva la giustizia verso l’orfano, la vedova , il povero e l’accoglienza del forestiero. La legge, nella sua applicazione distorta, alimentava privilegi e ingiustizie.

Il coltivare e il pascolare per la sussistenza di tutti è il terzo significato di nemein, scopo questo della vita economica. Ma senza una giusta distribuzione della terra questo non può essere realizzato. Il significato fondamentale, centrale, di nemein è quindi distribuire, compito questo della sfera giuridica.

(continua)

Stefano Freddo

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