Descrizione
APOCALISSE di San Giovanni
Pochi si avvicinano a questo testo e ben pochi lo seguono sino alla fine senza perdersi nel turbinio di immagini sollevate da san Giovanni, ma leggere l’Apocalisse è sicuramente un evento per l’anima umana.
Nel leggerla, infatti, l’anima si sente trasportare in mondi ed esperienze che travalicano la coscienza ordinaria; la meraviglia, lo stupore, l’immaginazione ne vengono oltremodo stimolati.
E sarà proprio la coscienza ordinaria che deve mestamente ritirarsi per lasciar posto alle coscienze superiori, se si vuole passare dalla lettura alla comprensione del testo, o per meglio dire, al far sì che le potenti immagini racchiuse nel testo possano agire come un inoculo, un fermento, nel nostro essere profondo trasformandolo.
Come possiamo dunque iniziare a percorrere un cammino in tal senso? Come possiamo diventare “coppa” per le forze contenute nelle immagini profetiche di san Giovanni? Come possiamo cogliere il messaggio di amore contenuto nei vari passi, al di là del loro contenuto spesso così tragico? Quali sono le forze su cui dobbiamo far affidamento? Come possiamo salire al livello di san Giovanni? E queste forze sono già in noi, magari sopite, o devono essere create ex novo con un costante lavoro di auto educazione?
Sicuramente sono domande a cui la coscienza ordinaria non sa rispondere perché la risposta si trova oltre il velo, oltre la soglia propria della coscienza ordinaria.
Vedremo che sarà proprio il testo, la successione delle immagini proposte, a farci da guida, purché ci avviciniamo ad esse con quel senso di purezza dell’anima che si esprime nella capacità di meravigliarsi, di stupirsi, di aprirsi, di immedesimarsi nell’oggetto della contemplazione.
Abbiamo detto che l’Apocalisse è un testo iniziatico e come tale sarà compreso dall’umanità solo tra 4000 anni, ossia quando avremo raggiunto il livello di coscienza superiore adeguato.
Vi sono per così dire due “vie” per penetrare nei misteri dell’Apocalisse, per penetrare con la coscienza nei misteri evocati dalle sue immagini: quella che possiamo chiamare “sapienziale”, e che “scende” dalle nostre facoltà spirituali superiori e che trova massima manifestazione nella disciplina scientifico spirituale portata all’umanità da Rudolf Steiner (e sulle cui opere ci baseremo), e quella che “sale” dall’anima assetata di Luce, di Verità, di Amore, in una parola la Via “devozionale” che si esprime nella meraviglia, cioè nella disposizione che permette all’anima di aprirsi alle Verità superiori e farsi loro coppa.
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