Il Cristo si incarnò fisicamente per dare l’impulso decisivo alla risalita dell’Umanità dopo la Caduta nella materia. Egli discese nell’esperienza umana fisica, che mai un Dio aveva prima sperimentato. La coscienza fisica della vita l’abbiamo nel ciclo giornaliero, nello sperimentare le funzioni del nostro corpo e il nostro ordinario stato di coscienza ad esse collegato. La Passione e la Resurrezione si compirono in tre giorni e mezzo e noi uomini la sperimentammo sul piano fisico della coscienza ordinaria, il solo che a noi era possibile. Per Amore il Cristo si abbassò al nostro livello.
Oggi deve ritornare il Cristo in forma eterica. Egli si è unito alla Terra, è lo Spirito della Terra. La vita della Terra la possiamo sperimentare nel corso dell’anno, in forma immaginativa. Il rapporto con la Terra, lo viviamo nell’Economia, nel Mistero Eucaristico della Frazione del Pane tra tutti gli uomini.
Il corso di un anno è il ciclo dell’Economia, del Cristo Eterico. Egli compirà ora la Sua Passione, Morte e Risurrezione in tre anni e mezzo.
E’ qui in Italia che esiste il segreto del risanamento dell’economia. Questo segreto si chiama ANTROPOCRAZIA. Per questo noi Italiani stiamo compartecipando più di ogni altro Paese alla Passione dell’Umanità sofferente.
Quel che oggi è avvenuto, l’arresto del Popolo Italiano, corrisponde all’arresto del Cristo nell’Orto degli Ulivi. L’Italia è l’Orto degli Ulivi, che sono coltivati ovunque, da Nord a Sud, da Est ad Ovest. Lo scorso anno gli ulivi non hanno prodotto olio, i fiori sono stati bruciati dall’eccessivo calore luciferico delle passioni umane egoistiche, quelle che hanno condotto al disastro l’economia.
L’olio che Madre Natura, per i nostri errori, non è stata in grado di darci, deve essere ora prodotto dai nostri cuori, da coloro che come le vergini preveggenti si sono provvedute dei pensieri non egoistici dell’Antropocrazia, del Cristo in Sè, nell’attesa del ritorno dello Sposo.
Già affrontammo senza odio per i nemici i roghi fisici del passato. Come Cigni abbiamo cantato inni al Signore prima di morire il Lui. Affronteremo con canti di gioia anche i roghi mediatici e le imcomprensioni degli amici.
Ora non smetteremo di ardere di Fede nell’Uomo, del Fuoco Sacro che ci arde nei Cuori e non ci può consumare.
La nostra Lampada sarà posta sopra il moggio, per illuminare la Meta dell’Italia, Popolo Rappresentante dell’Umanità, Meta alla quale in piena coscienza vogliamo collaborare.
Seguiranno gli altri gradini della Passione, fino alla Morte e alla Resurrezione. “Quando vedrete accadere tutto ciò, alzatevi in piedi, la vostra liberazione è vicina”.
10 Marzo 2020
Stefano Freddo