lch troge es in meinem Willenswesen; Natura, il tuo essere materno io lo porto nella mia essenza
Und meines Willens Feuermocht, di volontà; e la Potenza di fuoco della mia volontà tempra gli
Sie stéihlet meines Geistes Triebe, impulsi del mio spirito Affinche facciano nascere il sentimento
Dass sie gebéiren Selbstgefuhl, del Sè per portare me in me.
Zu trogen mich in mir.
Possiamo chiederci quale sia il modo corretto, per la coscienza odierna, di rapportarsi con Colui che è il Volto del cristo, con Colui che è il guardiano della Porta Solare e di tutte le vie di Iniziazione, con Colui che ha potestà su tutto il Cosmo affinché l’impulso evolutivo Cristico si realizzi nonostante le forze del l’ostacolo rappresentate dal Drago che Egli vince: con l’Arcangelo Michele.
Una via sicura ce la offre il Calendario dell’Anima, ossia il testo scritto da R. Steiner nel 1912 come strumento per sviluppare un nuovo rapporto cosciente con il Cristo nella Sua attuale manifestazione nel piano della Vita.
Come si può vedere dal versetto riportato (versetto riguardante la settimana di S. Michele, ossia la settimana del 29 settembre), il testo inizia con la parola Natura.
La via di Michele e la Natura
La Natura, il contesto della vita manifesta, va conosciuta nella sua vera essenza, sia come metamorfosi di forme (coscienza immaginativa), che come processi di vita (coscienza ispirativa). Così possiamo varcare la porta del Sole, la soglia di Michele. In questo periodo si può conoscere la vera essenza della Natura, ora che essa muore esteriormente.
La Natura diventa così la porta verso Michele.
Una semplice riflessione ci permette di cogliere come ogni uomo scenda sulla Terra “nudo” per incontrarvi la Natura. Essa ci è quindi data come strumento necessario e sufficiente per poter risalire verso la nostra origine spirituale. Sta a noi coglierne la vera Essenza superando l’aspetto “drago”, ossia le forze luciferiche ed arimaniche che si sono intessute in essa.
Essa è espressione di un Essere, di un’Entità, di Demetra, di Maria.
Ora ci è dato di portare le forze Mariane nella nostra volontà, cioè nella nostra anima nel suo aspetto creativo.
La Potenza di fuoco menzionata nel passo ci ricorda la forza di Kundalini che sorge in noi -purificata dal suo aspetto luciferico con il fuoco di San Lorenzo, fuoco purificatorio che ci giunge, come dono celeste, 40 giorni prima di S. Michele.
Questa forza è legata alla volontà in quanto l’iniziazione è figli della volontà, della massima determinazione umana.
Essa tempra, cioè rinforza. Così essa può redimere Lucifero (che agisce nell’anima) e sbaragliare Arimane (rappresentato dal corpo con i suoi istinti). Tutto questo è rappresentato da Michele con la spada e la lancia. Nasce così il sentimento del Sé superiore, arto spi1ituale che è rappresentato dall’asta della bilancia che Michele, in certe rappresentazioni, tiene nella mano.
Infine questa forza ci permette di portare me in me stesso: questa è l’Iniziazione, la generazione in noi del nostro essere superiore.
In questo periodo, con le forze che Michele ci dona, possiamo ripercorrere la discesa dall’Adamo Kadmon. dall’ Uomo spirituale primigenio, verso la Terra, verso la sede di Arimane, per sconfiggere iI drago presente in noi.
Questo percorso si estenderà per dodici settimane, fino al versetto 37 del calendario che precede il natale, la nascita del Figlio dell’Uomo nel nostro cuore.
Michele è profondamente legato alle forze Mariane 1in quanto la Maria macrocosmica la Celeste Sofia O Sapienza divina è affidata alla custodia di Michele di cui egli è Figlio.
Tramite la purificazione Mariana si incontra Michele, il cristo.
Si può anche effettuare una lettura “triarticolata” del passo:
1. dall’essere Materno alla volontà
2. la volontà tempra gli impulsi dello spirito
3. gli impulsi spirituali portano me in me.
Questa triarticolazione può essere cosi interpretata:
Dalla Natura che circonda “orizzontalmente” con le sue forze biologiche, noi cogliamo il suo essere profondo, la Vita cosmica che scende “verticale” quale dono celeste.
Il nostro Io cosciente porta queste forze di Vita nella facoltà animica della volontà. In ciò si realizza la prima unione con Maria.
Il fuoco della volontà rinnovata riscalda la forza ascensionale in noi, che incontra la corrente fredda del pensiero abituale discendente dal capo. Ne nasce un processo di tempra che produce trasfonnazione e solidità interiore nella sfera del sentire/cuore che si apre alle forze Mariane dalle quali nascerà il Gesù in noi.
Da questa tempra nasce dapprima il sentimento del Sé, generato dall’incontro di Pensare e portatore della corrente della volontà che si confronta e feconda con quella del Pensare. Da ciò nascono la rigenerazione del cuore e la nascita del Gesù in noi. Se questo incontro/confronto non avviene nelle forze di Vita Mariane, allora nasce la figura del tiranno, l’uomo dotato di forte pensiero e forte volontà, ma privo delle forze del cuore.
Il secondo aspetto di Maria è la ste Sofia, la Sapienza cosmica cui ora ci è dato di accedere. Essa dona conoscenza, e stimola trasformazioni e movimenti ordinatori del nostro essere, oltre che Vita. Il terzo aspetto è la Santa Sofia, legata all’aspetto zodiacale. Essa è Amore e genera in noi il sentimento del Sé, ossia il Figlio dell’Uomo che nascerà a Natale.
Questa triplice articolazione Mariana corrisponde a quella della trinità ed è rappresentata dalle tre Grazie, le quali si danno la mano in corrispondenza della zona del Capo, del Cuore e dei fianchi.
Le tre Grazie, il Pensare, il Sentire ed il Volere dell’anima umana, si donano così una all’altra. Il Botticelli, iniziato rinascimentale, ha rappresentato magnificamente tutto questo.
La primavera di botticelli
Da sinistra Lucifero, vestito di rosso, che indica le altezze in cui vuole portarci, le tre Grazie che rappresentano le tre facoltà dell’anima, che col loro intreccio di mani, si rapportano in modo armonico ( e soggette a cupido), la Dea Natura- maria (Gravida), portatrice di Vita, l’anima trasformata in Sé Spirituale( e quindi protetta dalle insidie) l’Anima indifesa e perduta-ghermita alle spalle di Arimane vestito di verde.Nello sfondo il bosco fiorito del mondo eterico.