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Da Dio alla materia e dalla materia a Dio

Il presente lavoro vuole portare un contributo alla comprensione di quella particolare forma che è la lemniscata.

Il significato della parola

La parola lemniscata deriva dal greco lemma (“involucro”, “proposizione”, “frase logica” preposta alla dimostrazione di un teorema). Inoltre le’mma, indica “ciò che si riceve dallo spirito Divino”, mentre le’mniscos significa “nastro” e skata “la rottura”.

Da ciò emerge che lemniscata esotericamente significa l’involucro-nastro che rappresenta la rottura del rapporto con il Divino. “Tradotto” in parole semplici, rappresenta il momento in cui siamo usciti dallo Zodiaco Cherubinico (spiriti dell’Armonia) e siamo entrati nel “nastro” del movimento dei pianeti.

Questo “nastro” è anche “parola” in quanto “proposizione” (frase logica) che dimostra un teorema (teos rema= parola di Dio dimostrabile): i pianeti, con il loro moto, sono quindi uno strumento percepibile per riconoscere il disegno (Logos) di Dio, ossia la Caduta e la Risalita dell’Uomo. Da Dio alla materia, dalla materia a Dio.

Una curiosità

È interessante notare un aspetto “secondario” della lemniscata. Immaginiamoci di camminare lungo un percorso a lemniscata tenendo il braccio destro alzato verso l’esterno. Ebbene ci accorgeremo che, continuando a camminare, quando passiamo all’ansa opposta il braccio, sempre alzato, ora è rivolto all’interno della figura e non più all’esterno. Ritornati all’ansa iniziale il braccio tornerà a rivolgersi all’ansa esterna.

Lemniscata e processi alchemici

Come visto la lemniscata armonica si esprime con due anse ed un centro. Gli alchimisti vedevano in queste due anse rispettivamente i processi e le forze centripeti (nell’ansa “salina”), ossia indirizzati verso il dentro, l’interiorità, e nell’altra (la “sulfurea”), quelli centrifughi, ossia verso il fuori. Al centro, tra le due anse, si manifestano i processi mercuriali (o di scambio-metamorfosi).

La lemniscata è quindi espressione del principio dei tre processi fondamentali del vivente.

 

Ed ora un po’ di geometria

Prendiamo due punti A e B, equidistanti da un punto detto P, di modo da formare due segmenti a e b di uguale lunghezza. Tali segmenti, geometricamente, corrispondono anche ai raggi delle due circonferenze che hanno per centri A e B e per raggi a e b; queste due circonferenze sono, ovviamente, tangenti nel punto P.

Come abbiamo visto (vedi nota), la lemniscata armonica nasce quando il prodotto di tali segmenti (o raggi) è uguale a 1. La domanda che possiamo porci per avvicinarci all’essere della lemniscata è dunque la seguente: quali sono i valori di a e b il cui prodotto è uguale ad 1?

Il caso più semplice è a=1 e b=1, per cui il punto d’incontro risulta P (1×1=1). Ci sono però molti altri casi in cui questo prodotto può risultare 1, ad esempio per a uguale a 1,1 e b uguale a 0.909. Più precisamente, una semplice equazione matematica ci indica che se axb=1, allora a=1/b. Grazie a questa formula possiamo osservare e verificare come all’aumentare del valore di b, quello di a diminuisca.

Tali valori, però, non sono altro che variazioni del raggio delle due circonferenze che hanno i centri nei punti A e B, che potremmo ora disegnare, verificandone i punti d’incrocio .

Prendiamo per esempio le sopra riportate coppie di valori, il cui prodotto è sempre 1 (tabella 1)

Unendo i punti di incrocio di queste coppie di circonferenze si delinea l’ansa superiore della lemniscata. Per il valore b=2.5, o per valori superiori, non si verificano incroci tra le due circonferenze. Invertendo i valori di a e b (in questo modo il prodotto è sempre 1) otteniamo l’ansa inferiore della lemniscata.

Seguendo questo stesso principio potremmo verificare anche la nascita dell’ellissoide, quando il prodotto tra a e b è una costante maggiore di 1, e dei cerchioidi, quando questa costante ha un valore minore di 1.

Lemniscata ed Iniziazione

Queste tre figure, nate dalla triarticolazione della lemniscata2, contengono in sé la totalità del cammino di iniziazione.

La lemniscata è infatti una forma che permette ad un corpo che la percorre di ricevere (dal punto di vista dei due fuochi A e B) sempre la stessa quantità complessiva di luce; vale a dire che essa è caratterizzata dalla costanza della Luce, che in termini spirituali è l’Illuminazione, lo stato in cui la Luce dell’Io Superiore è costantemente presente in noi.

Il percorso che ci prepara a questo processo, la Purificazione, si può quindi accostare all’ellissoide, mentre la vera e propria Iniziazione è raffigurata dai cerchioidi, che sono due figure distinte che allo stesso tempo sono una sola; per disegnarle rispettando la loro formula matematica di costruzione, infatti, non si dovrebbe staccare la penna dal foglio, cosa che appare ovviamente impossibile.

Questo significa che i cerchioidi si muovono in una diversa qualità dello spazio, uno spazio eterico, in cui cose lontane sono a stretto contatto, uno spazio di forze e di Vita.

Infatti le grandi “spazzine astrali” del Cosmo, le comete, si muovono proprio lungo un’orbita a cerchioidi, smaterializzandosi ai margini del nostro sistema solare per liberare le impurità prelevate e poi “riapparendo” per purificare nuovamente il nostro sistema evolutivo.

Ricordiamo anche che le figure dell’ellissoide, lemniscata e cerchioidi derivano dalla costruzione geometrica della cosiddetta “quadratura del cerchio”, e che la lemniscata contiene in sé la lettera alfa e la lettera omega, cioè l’inizio e la fine della vita.

 

Ed ora un pò di astrofisica…spirituale

Nel suo Corso di Astronomia Rudolf Steiner ci spiega il fatto che i pianeti si muovono su lemniscate (e non su elissi come ci hanno insegnato) e lungo questo percorso hanno differenti velocità di percorrenza, ossia, percorrendo una lemniscata, la velocità aumenterà nella zona dell’incrocio e diminuirà lungo le due anse esterne. Poiché la velocità altro non è che il rapporto tra spazio e tempo (vel. =  s / t), la lemniscata rappresenta l’equilibrio, la sintesi, delle due vie iniziatiche dello Spazio-Luce (o misteri macrocosmici) e del Tempo-Interiorità (o misteri microcosmici).

Inoltre, poiché l’accelerazione è la risultante della velocità diviso il tempo, nella zona dell’incrocio della lemniscata entriamo in una particolare condizione di tempo al quadrato (acc. =  s / t x t), entriamo quindi nella qualità superiore del tempo: il tempo del Sole.

Possiamo perciò dire che la lemniscata corrisponde al processo di trasformazione dell’anima (legata ai pianeti) verso l’iniziazione solare.

 

Ed infine nei Vangeli

È San Luca che per ben tre volte ci fa comprendere i percorsi del Gesù in relazione alla lemniscata.

Precisamente la ritroviamo nello strano percorso con cui, a 12 anni, “sale e scende” al Tempio (Lc 2,41), dopo la Trasfigurazione in cui pronuncia espressamente la parola “lemniscata” (9,52), ed infine all’Ascensione (Lc 24,44).

Ritorniamo quindi a quanto detto all’inizio riguardo al significato della parola lemniscata: uno strumento percepibile per riconoscere il disegno (Logos) di Dio, ossia la Caduta e la Risalita dell’Uomo.

Da Dio alla materia, dalla materia a Dio.

Enzo Nastati

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