La Vita corre sempre più in fretta: con quali conseguenze?
Premessa
Sono oramai anni e anni che tutti ripetiamo la “litania” che la vita scorre sempre più velocemente e spesso anche per riposarsi bisogna farlo “in fretta”. Ci sia mai fermati a considerare il perché di questa accelerazione dei tempi e le conseguenze che essa ha sui nostri processi evolutivi? Ciò che segue sono degli spunti sui quali invito la vostra partecipazione.
La Velocità
In senso fisico, perché la velocità è argomento di studio della fisica, la velocità di un corpo è data dal rapporto tra lo spazio percorso e il tempo che impiega a percorrerlo: i famosi km/ora. L’impressione che ne deriva è associata al concetto di potenza, efficienza, superiorità.
Ben diversa è la cosa se indagata dal punto di vista spirituale.
Per impostare la riflessione prenderemo come riferimento il “quadrato degli elementi”, così come elaborato dalla filosofia greca.
In esso troviamo ai 4 angoli i 4 elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco (quadrato mediano) ben ricordandoci che gli elementi non solo “forze”, ma “ambienti” dove le 4 forze fisiche (quadrato interno: frantumazione, gravità, tenebra e calore estinguente) e le 4 forze eteriche (quadrato esterno: Vita, Chimismo, Luce e Calore) si possono manifestare.
Per il nostro lavoro dobbiamo ora collegare questi 4 elementi alle 4 fasi evolutive del pianeta Terra e poi le cose inizieranno dispiegarsi nel modo giusto.
Secondo la scienza occulta il movimento (da cui deriva la velocità) è legato all’elemento Acqua (sostanza che è sempre in perenne movimento) ed ha avuto origine sulla fase evolutiva della Terra denominata antica Luna, mentre lo spazio è legato all’elemento Aria (può “stringersi o allargarsi”) ed ha avuto origine nella fase denominata antico Sole.
Se ora guardiamo al tempo, esso è legato all’elemento Fuoco (il “Fuoco in noi”, ossia le nostre facoltà, talenti, ideali, ci fanno vivere il tempo della vita in modo più o meno “pieno”) ed è legato alla fase evolutiva denominata antico Saturno.
Il ciclo della Vita e il ciclo della Morte
Se ora guardiamo al come le 4 fasi evolutive della Terra si sono susseguite, troveremo la sequenza di Fuoco/Saturno, Aria/Sole, Acqua/Luna e Terra/Terra. Questo è il “ciclo della Vita”, ossia la sequenza con la quale le forze evolutive spirituali (e conseguentemente le forze eteriche) hanno organizzato e generato la Vita in Terra e in noi.
Se ora guardiamo al percorso inverso (dalla Terra al Fuoco/Saturno), troveremo che esso manifesta pienamente il ciclo della Morte, quando agiscono le forze fisiche (dalla frantumazione al calore estinguente).
La velocità tra Vita e Morte
Se ora ricordiamo che la fase evolutiva denominata antica Luna è la fase nella quale è avvenuta la caduta dell’uomo e Lucifero ha iniziato ad agire nell’umanità (quindi con il “movimento”), non dovrebbe essere difficile comprendere che la velocità, quando è “troppa”, determina una specie di “strappo” nel fluire del Tempo-Calore-Saturno nello Spazio-Luce-Sole.
Infatti essa è Spazio “fratto” tempo, ossia lo Spazio è “sopra” il Tempo, quindi è in posizione di “ciclo della Morte” e non di “ciclo della Vita”. Come dire che più corriamo e più “velocemente” moriamo! (almeno interiormente).
Se poi la velocità supera di molto la velocità “consentita” all’uomo (diciamo i 30-40 km/ora, ossia quella del cavallo), oppure supera i 100-120 km/ora (ossia quella dell’automobile), ecco che si determinano le condizioni per un nuovo e più potente “strappo” e quindi di una nuova Caduta (interiore).
L’accelerazione
Un problema maggiore è rappresentato dall’accelerazione. Accenniamo solo al fatto che anch’essa è collegata al concetto di prestanza e di potenza e indaghiamola dal punto di visto fisico. Essa è riconducibile alla formula ACC = S/T al quadrato, ossia in essa il Tempo viene portato al quadrato, quindi il rapporto con il ciclo della Morte viene amplificato. Ci rendiamo conto di cosa significhi un tempo “al quadrato”? Ne abbiamo un concetto? Pensiamo alla nostra vita, ad una ora della nostra vita, ebbene come può essere quella stessa ora se la portiamo “al quadrato”?
Ben riflettendo possiamo dedurre che esso è il tempo nel quale siamo massimamente concentrati, con l’Io completamente presente in noi, quindi in collegamento con lo Spirito (come avviene nella meditazione e nella contemplazione). Avviene qualcosa del genere anche quando acceleriamo con la nostra automobile? Oppure quando i piloti di jet, o gli astronauti, superano mach 1 (la velocità del suono), o mach 2 o 3?
Sicuramente no. Tutti sappiamo che un viaggio in auto o in treno, quindi senza particolare gravosità personale, ci fa arrivare alla meta stanchi e durante il viaggio possiamo leggere un libro che richiede tutta la nostra presenza per ben pochi minuti e poi si passa alle parole crociate o alle riviste dove più che leggere si guardano le immagini.
Conclusione
Dove sta quindi andando l’umanità con questa corsa sempre più folle? Dove ci porta Internet che in una frazione di secondo ci presenta migliaia e migliaia di risultati alla nostra ricerca?
Certamente tutto questo non aiuta l’umanità nella sua crescita a meno che… a meno che l’uomo non utilizzi il tempo “risparmiato” per il suo lavoro interiore, per la sua crescita personale. Ecco che allora, ciò che appare come “male” si trasforma in un “bene”.
Grazie per aver seguito questi pensieri.
Enzo Nastati