Le due correnti della vita
Abbiamo affermato che l’acqua è il supporto della vita; bene, possiamo ora precisare che esistono due aspetti della vita: quella biologica e quella spirituale. Queste due correnti di vita corrispondono rispettivamente alla corrente ereditaria (che riceviamo dai genitori) e a quella spirituale o individuale (che ci è propria). L’acqua le sostiene entrambe, e questo grazie alle due componenti di cui è costituita: l’Ossigeno che sostiene la componente biologica – ereditaria e quindi i processi vitali, e l’Idrogeno che sostiene la vita dello spirito in noi.
Accenniamo soltanto al fatto che l’Ossigeno e l’Idrogeno sono due gas che uniti tra loro determinano un liquido, cosa piuttosto strana perché normalmente due gas uniti danno una miscela di gas, non un liquido. Questo avviene perché nell’unione interviene un catalizzatore, una forza che proviene da dove origina il mondo dell’acqua: dalla costellazione dell’Acquario. Essa interviene ogni volta che l’Idrogeno si unisce all’Ossigeno, e permette il “salto” dallo stato gassoso allo stato liquido.
È risaputo che l’acqua lava, pulisce, purifica, espelle, sia esteriormente che interiormente. Ma cosa lava, purifica, espelle? Tutto ciò che è legato al “braccio della morte” nella proteina (vedi figura), cioè ai composti del Carbonio e dell’Azoto. Il “braccio della morte” e quello “della vita” si incrociano in una mutevole danza o, come diceva Goethe: ”La morte è lo stratagemma della vita per produrre nuova vita” .
È interessante notare che se allestiamo un compost nel modo corretto, in modo che il processo di compostaggio risulti bene diretto, qualunque sia la sostanza di partenza alla fine otteniamo un rapporto Carbonio – Azoto pressoché costante, pari a 13,5. Per inciso ricordiamo anche che A – zoto significa “privo” (A) “di vita” (Zoe, la vita “sottile” spirituale).
Nell’agricoltura biologica si da molta importanza al rapporto Carbonio – Azoto, senza rendersi conto che ci si riferisce alla componente di “morte” presente nella proteina, non si è attenti alla logica della vita, che è quella portata dalla relazione dell’Idrogeno con l’Ossigeno.
L’Idrogeno (lo Spirito) controlla l’astrale (l’Azoto) e l’eterico (l’Ossigeno), portando così vita nel minerale (Carbonio)’. Possiamo trovare un esempio di questi processi nel deserto, dove l’astrale e il fisico si uniscono (N + C) e la terra diventa sabbia in quanto risultato della forza fisica della Frantumazione, la forza contraria alla Vita. Nostro compito è fare in modo che l’Ossigeno agisca sul Carbonio rivitalizzandolo, e che l’Idrogeno agisca sull’Azoto controllandolo.
Dobbiamo fare quindi in modo che sia l’Ossigeno che l’Idrogeno siano attivi e per farlo dobbiamo potenziare entrambi gli aspetti dell’acqua, ci serve quindi un’acqua purificata e vitalizzata, in modo che purifichi anche l’astrale dell’ambiente e delle piante (H su N) oltre che rivitalizzare il tutto (O su C).
La memoria dell’acqua: un’esperienza
Un altro aspetto “sottile” molto conosciuto ma non ampiamente riconosciuto riguarda la capacità dell’acqua di “ricordare” i messaggi sottili (positivi e negativi) con cui viene a contatto, cioè di farsene veicolo accogliendoli in sé. Questa proprietà sta alla base dell’efficacia dei prodotti omeopatici e di “vitalizzazione”.
Per poter presentare un’esperienza vissuta ed oggettiva su questo argomento, nell’ambito delle nostre ricerche si è voluto verificare se l’acqua avesse realmente tale capacità di memoria. Si è pertanto proceduto a praticare, in recipienti diversi, una serie di dinamizzazioni ad intervalli regolari, in coincidenza con un’eclissi di Sole. La prima dinamizzazione è avvenuta dodici ore prima dell’eclissi, e l’ultima dodici ore dopo. Gli intervalli tra una dinamizzazione e l’altra erano di un’ora, tranne che nelle ore vicine all’eclissi, durante le quali le dinamizzazioni avvenivano ogni mezz’ora.
Le acque dinamizzate nei diversi momenti sono state conservate per alcuni mesi, e poi utilizzate per far germinare dei semi di frumento. Ebbene, si è potuto verificare che la germinazione dei semi risultava tanto più stentata mano a mano che veniva utilizzata acqua dinamizzata nei momenti più vicini all’eclissi. Questo significa che a distanza di mesi l’acqua ancora portava la memoria delle forze di vita incorporate con la dinamizzazione, forze che, in prossimità dell’eclissi, non potevano che essere scarse, essendo il Sole (la fonte della vita per la Terra) completamente “schermato”.
Inoltre si è provveduto ad effettuare un trattamento su parte dei semi con un prodotto omeodinamico denominato “Bagno Seme Oro”, che portava ai semi le forze del Sole (l’oro è il metallo collegato alle forze del Sole) inibite dall’eclissi. Come si può vedere dal grafico che segue, i semi trattati con il prodotto omeodinamico hanno avuto una crescita “normale”, ossia hanno superato lo stress dell’eclisse come se le forze del Sole non si fossero mai attenuate. Con ciò si sono verificate tre cose:
- l’acqua è portatrice di “memoria”;
- i corpi celesti influiscono sulla crescita delle piante;
- l’omeopatia può portare, come forza-messaggio, un’informazione carente.
Prova di Germinazione in eclissi di sole (ore 2), numero di semi germinati

Effetto dell’eclissi di Sole sulla germinazione del frumento.
Linea continua: germinazione senza Bagno Seme Linea tratteggiata: germinazione con Bagno Seme “Oro”
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- Autore: Tre più Uno